Cenni storici
Le conterie veneziane nacquero nel XIII secolo dopo che giunsero per mano di Marco Polo dall’Egitto il quale indusse due artigiani locali a produrle a Venezia per poterle esportare, visto che in alcuni paesi erano considerate monete di scambio. All’inizio non erano prodotte nell’isola di Murano ma in centro città essendo piccole fornaci non rappresentavano un pericolo per le abitazioni. Le conterie erano esportate in tutto il mondo America, India e Africa. Venezia in quel periodo era dedita a un commercio fiorente e opulento anche successivamente durante il periodo delle repubbliche marinare. Nel 1800 esistevano numerose fabbriche di perle fu così che nel 1898 quattordici aziende fondarono “LA SOCIETA’ VENEZIANA PER L’INDUSTRIA DELLE CONTERIE”. Questa società trasformò il cuore dell’isola di Murano in un complesso attivo fino al 1993 .
Tipi di perle
Perle di conteria
Simili a piccole canne monocromatiche forate al centro e arrotondate usate per ricami a fiore per collane o borse o a sfera forata al centro.
Perle rosetta
L’origine delle perle rosetta risale al 1400 erano fatte come una canna al centro che rappresentava un stella a 12 punte simile a una murrina forata .La canna veniva poi tagliata in piccoli pezzi e poi molata in forma ovoidale o a botticella.
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Perle a lume.
Le perle a lume vennero prodotte a partire dal 1600 e si dividono in varie categorie. La perla scièta monocolore di forma arrotondata o fantasia, la perla millefiori o mosaico fatta ricoprendo un’anima di ferro con sezioni di murrina e la perla sommersa fatta con il nucleo colorato ricoperto di graniglia o foglie d’oro o argento e poi ricoperta di vetro trasparente. La perla fiorato dove la pallina è ricoperta da uno strato di avventurina (pagliuzze di rame ossidi di vari metalli)per dare l’aspetto del quarzo avventurina.
Le impiraresse
Le conterie veneziane portarono anche lavori particolari svolti dalle donne non solo in fabbrica ma anche a casa,era la parte finale del ciclo di produzione delle perle ovvero infilare le perle in fili di cotone destinati alla commercializzazione all’ingrosso .Le donne con maestria tenevano in mano dei lunghi aghi sottili disposti a ventaglio che poi affondavano in scatole piene di perle .Dal dialetto veneziano “impirare” cioè infilare nasce il termine con cui veniva definito il nome di queste lavoratrici cioè “le impiraresse”.https://evenice.it/venezia/storie-tradizioni/le-impiraresse
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